Per ben 26 volte le note dell’inno di Mameli hanno riecheggiato nella piscina di Funchal, sull’isola di Madeira. I colori azzurri, inoltre, si sono tinti 21 volte d’argento e 16 di bronzo, per un totale di 63 podi.
Con questi numeri la nazionale italiana di nuoto paralimpico, dopo aver trionfato nel medagliere degli ultimi 3 mondiali, si è laureata, per la prima volta, campione d’Europa, sfatando l’ultimo tabù relativo alla competizione continentale.
Parte del merito di questo ennesimo trionfo è legato alla nostra città grazie alla figura di Matteo Poli, tecnico e videoanalista della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico.
Poli ha portato a Funchal tre degli elementi di punta della nazionale, da lui personalmente allenati: Giulia Ghiretti, Antonio Fantin e Luigi Beggiato.
Quest’ultimo, tesserato per il Circolo Sportivo GdF Modena, la stessa squadra del suo allenatore, dopo due anni costellati da sfortuna e infortuni, sta finalmente tornando sui livelli che lo hanno reso noto al grande pubblico nel corso delle paralimpiadi di Tokyo di tre anni fa.
In terra lusitana Beggiato si è cimentato nelle gare a stile libero della categoria S4. Ha concluso al 5° posto i 100 metri ed al 4° i 50 metri, gare in cui è sopraggiunta una criticità legata cambiamento dell’assetto delle gambe dovuta alla sua patologia, circostanza che gli ha impedito di cogliere una medaglia.
Nell’ultima giornata di gare ha preso il via alla finale dei 200 metri, dopo una buona prova in batteria. Alle spalle dell’imprendibile israeliano Dadaon si è giocato la piazza d’onore con il russo Zhdanov cui ha tenuto testa per tre quarti di gara. Soltanto nel finale ha ceduto, accontentandosi di una comunque splendida medaglia di bronzo.
Al termine della manifestazione ci ha tenuto ad esprimere la sua soddisfazione: “Sono contento della medaglia, un po’ meno del riscontro cronometrico, ma nell’ultima vasca si è ripresentato lo stesso problema di assetto delle gare precedenti. Tuttavia sono ottimista per i prossimi appuntamenti, c’è da mettersi subito al lavoro in vista delle paralimpiadi di Parigi. Ci tenevo a ringraziare la mia squadra, il mio allenatore Poli e lo staff tecnico della nazionale. Permettetemi poi un ringraziamento speciale alla piscina della Città dei Ragazzi di Modena dove, grazie alla loro disponibilità, mi sto allenando da qualche mese in vista di questo appuntamento e di quelli futuri.”
Grandissime soddisfazioni per Matteo Poli sono giunte anche dagli altri suoi atleti presenti in Portogallo.
La parmense Giulia Ghiretti ha conquistato il titolo europeo nella sua gara preferita, i 100 rana SB4, candidandosi al colpo grosso a Parigi.
Per lei, sovente compagna di allenamenti di Beggiato nelle piscine modenesi, anche due medaglie d’argento nei 50 farfalla S5 e nei 200 misti SM5.
Infine Antonio Fantin, tra le stelle indiscusse del team azzurro, con la doppia medaglia d’oro nei 100 e nei 400 metri stile libero categoria S6.
Tutti i medagliati hanno sottolineato come i loro successi sono frutto del lavoro svolto in perfetta simbiosi con il tecnico modenese che si è confermato tra i più competenti e preparati del settore paralimpico.
La sua importanza per l’intera spedizione italiana è venuta fuori nel corso della gara dei 100 metri stile libero S9 vinti dal nostro Simone Barlaam incappato però in una squalifica per partenza irregolare.
Grazie alle riprese video realizzate da Matteo Poli nel suo ruolo di videoanalista federale è stato presentato ricorso che, dopo una lunga attesa, è stato accolto, restituendo all’Italia una medaglia d’oro conquistata in vasca e ingiustamente revocata.
In attesa di preparare i prossimi appuntamenti preolimpici, Poli si è già calato nel ruolo di allenatore del Circolo Gdf, pronto a confermare anche nel nuoto olimpico i brillanti risultati ottenuti in campo paralimpico.